
Quello in foto è uno stupendo esemplare di leccio che vegeta da 25 anni nel Parco dei Platani a Piano di Sorrento.
Rischia di essere eliminato in mattinata grazie alla perizia prodotta dall’agronomo incaricato dall’amministratrice.
L’albero è in ottimo stato di salute e non presenta alcun evidente o ipotizzabile danno strutturale o anomalia di crescita, né sono presenti e/o visibili insetti, funghi, parassiti e/o patogeni.
L’esemplare arboreo in questione andrebbe collocato senza ombra di dubbio, per portamento, vigore e salute, in classe di propensione al cedimento “A” (trascurabile)
“Gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell’indagine, non manifestano segni, sintomi o difetti significativi, riscontrabili con il controllo visivo, tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia ridotto. Per questi soggetti è opportuno un controllo visivo periodico, con cadenza stabilita dal tecnico incaricato, comunque non superiore a cinque anni.”
Questo è quello che attestano gli esperti e gli agronomi del WWF!
Non si comprende come e perché il professionista incaricato dall’amministrazione lo abbia invece inserito in classe “D” (classe estrema di propensione al cedimento) propedeutica e necessaria a chiederne ed ottenerne l’abbattimento?
“Gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell’indagine, manifestano segni, sintomi o difetti gravi, riscontrabili con il controllo visivo e di norma con indagini strumentali. Le anomalie riscontrate sono tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia ormai, quindi, esaurito. Per questi soggetti, le cui prospettive future sono gravemente compromesse, ogni intervento di riduzione del livello di pericolosità risulterebbe insufficiente o realizzabile solo con tecniche contrarie alla buona pratica dell’arboricoltura. Le piante appartenenti a questa classe devono, quindi, essere abbattute.”
E’ stata inviata una diffida last-minute agli enti competenti e all’amministratrice del condominio dal WWF a NON operare il taglio non condiviso da taluni condomini.
Questa storia non può finire qui!
AUTORE : CLAUDIO D’ESPOSITO WWW TERRE DEL TIRRENO (FACEBOOK)