
L’Istituto di Cultura Torquato Tasso
ha il piacere di invitarla all’incontro con
Francoise Bonali Fiquet
che presenterà il suo saggio su
“Marguerite Yourcenar a Sorrento”
Introdurrà Emilia Surmonte
Sabato 11 maggio ore 17:30
Hotel Bellevue Syrene.
Articolo pubblicato su La Riviera.it da Gaetano Maresca
“La scrittura è un lavoro, ma è anche quasi un gioco e una gioia, perché l’essenziale non è la scrittura, è la visione”.
Marguerite Yourcenar nasce a Bruxelles l’8 giugno 1903 in una famiglia franco-belga di antica nobiltà. Educata privatamente, a Mont-Noir nel nord della Francia, dal padre, si dimostra subito una lettrice precoce, interessandosi a soli otto anni alle opere di Jean Racine e Aristofane; a soli dieci anni impara il latino e a dodici anni il greco. I numerosi spostamenti che in questi anni compie assieme al padre, nel sud della Francia, a Bruxelles, a Parigi e in Olanda, saranno importanti per formare la sua natura di viaggiatrice instancabile.
Dalla Grecia all’Italia, dalla Spagna all’Europa orientale, viaggiare diventava per lei un esercizio di erudizione e di sensibilità: l’azzardo dei luoghi e degli incontri, il fascino della natura. Era anche il modo migliore per liberarsi dei pregiudizi, della ristrettezza di spirito, così come dei facili entusiasmi, l’occasione per verificare che l’umanità è dappertutto la stessa, sottomessa alle medesime prove, e che l’essere umano è in fondo una piccola cosa. E forse era anche per questo che «in pochi amiamo a lungo il viaggio, questa violazione continua di ogni abitudine, questa scossa incessante a tutti i luoghi comuni».
Soggiorna a Sorrento nel ’37 e poi a Capri. Lei che aveva girato l’Europa in lungo e in largo e visitato gran parte dei Paesi del Mediterraneo, poteva qui comodamente avere a disposizione tutto il campionario umano cui attingere per le sue opere. La Yourcenar, infatti, non solo trovò materia e spunti per un romanzo che avrebbe scritto anni dopo come “L’opera in nero”, ma si impregnò della solarità classica di cui l’isola è ricca: dai ruderi imponenti delle ville di Tiberio, dalla Scala Fenicia alle Piscine a mare, tutto le parlava della lingua degli antichi. Ripensando alla permanenza caprese molti anni dopo scriverà il capolavoro Memorie di Adriano.
Nel 1939 si trasferisce negli Stati Uniti dove insegna letteratura francese e storia dell’arte. Inizia così un decennio di privazioni, che ella stessa definirà più tardi come il più difficile della sua vita. Questo periodo della sua vita si conclude con la pubblicazione delle Mémoires d’Hadrien sicuramente il suo libro di maggior successo. A partire da questo momento Yourcenar comincia una serie di viaggi in giro per il mondo, che conosceranno una pausa solo per l’aggravarsi delle condizioni di salute della sua compagna, che la porteranno alla morte nel 1979. Dopo la morte di Grace Frick la scrittrice conosce Jerry Wilson, che diventerà presto una delle sue più intense passioni. Ma neanche lui le sopravvive. Nel 1980 è la prima donna ad entrare a far parte dell’ Acadèmie Francaise.
Francoise Bonali Fiquet, è una delle maggiori esperte mondiali delle opere di Marguerite Yourcenair. Laureata in Lettere Moderne alla Università di Aix-en-Provence, ha insegnato per molti anni Lingua e Letteratura francese alla Facoltà di Lettere dell’Università di Parma. Fa parte del comitato di redazione del ‘Bulletin’ della Societè Internationale d’Etudes Yourcenarriennes di cui è membro fondatore. Gaetano Maresca
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