
“Penso che nessuno riesca più a capire il valore di tali esemplari… una malradicata deviazione mentale induce a vedere negli alberi solo un “impiccio” (sporcano, levano la luce, alzano i marciapiedi, cadono, attirano insetti e animali, coprono la vista sulla strada, ecc…) e un costo che non viene ammortizzato da “nessun guadagno”!!! Si pensa che gli alberi alla fine siano solo uno stupido e dispendioso ornamento da sostituire a piacimento come se fosse un lampione o una panchina. Vai a spiegare a costoro che l’inquinamento dell’aria a Milano ha inciso (e incide) nella diffusione del coronavirus. Vai a spiegare che per ogni persona che muore di COVID ce ne sono almeno 99 che muoiono di TUMORE per l’aria, l’acqua e il cibo inquinato! Per spiegare tali cose e per far crescere un albero ci vogliono decenni… per abbatterli bastano pochi minuti! E intanto un’economia PERVERSA e redditizia si è sviluppata attorno al taglio degli alberi, nascondendo la “mattanza arborea”dietro parole come “messa in sicurezza, riqualificazione, valorizzazione, lotta ai cambiamenti climatici, sostituzione, ecc…”
Claudio D’Esposito Wwf Terra delle Sirene
(in foto alberi già eliminati e alberi da salvare – nell’ordine: il pino domestico dei Colli di Fontanelle a Sant’Agnello, l’abete rosso a Meta, il carrubo di Arola a Vico Equense, i pini delle Tore a Sorrento, i due pini di piazza della Repubblica a Sant’Agnello)
Apologies, but no related posts were found.